Restauro scheletro di Balaenoptera physalus - Museo di Storia Naturale Accademia dei Fisiocritici
Lo scheletro di balenottera lungo 15 metri in bella mostra nella corte dell’Accademia dei Fisiocritici è divenuto l’immagine simbolo del suo Museo di Storia Naturale, fotografato ogni anno da migliaia di persone di tutto il mondo. Le ossa dell’esemplare, spiaggiato sulla costa toscana nel 1974, furono recuperate nel 1982 dopo un lungo seppellimento in loco e nel 1986 ricomposte in connessione anatomica nella corte dell’antico monastero che da oltre due secoli ospita i Fisiocritici nati nel 1691. Lo scheletro è riparato da una tettoia in lexan, ma dopo quasi 40 anni di esposizione agli agenti atmosferici si presenta in uno stato di conservazione precario: alcune costole danneggiate, lo strato esterno assottigliato mettendo a nudo il sottostante strato spugnoso, mentre residui lipidici e gli effetti dei trattamenti precedenti hanno portato alla formazione di macchie scure in varie porzioni scheletriche. È urgente un incisivo intervento di restauro conservativo che sarebbe anche importante occasione per farne un caso di studio con una serie di attività formative a latere in collaborazione tra Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, tutore del Bene, la stessa Accademia e l’Università di Siena: l’obiettivo è creare un percorso didattico specifico, attraverso lezioni frontali e un laboratorio pratico, per diffondere conoscenze e competenze professionalizzanti in materia di preparazione e restauro di reperti osteologici, anche nell’ottica di un futuro inserimento nel mondo del lavoro.